Calma... Calma...
Il nostro corpo ci parla, ci dice ciò di cui abbiamo bisogno
Il mio orologio GPS mi dice che sto correndo a quasi 12 km/ora... Il dolore al polpaccio destro è abbastanza forte, da quando ho corso intorno ai laghetti con l'erba alta e con i piedi che scivolavano o battevano sul vuoto... non mi passa......ma corro lo stesso... da un po di mesi guardo spesso la velocità e cerco di migliorare la mia performance ( termine esatto).
La mia velocità standard è di 10/10,5 km/ora per 2/3 ore di corsa... ma mi sono sempre dato degli obiettivi migliorativi. E' martedi sera, ho appena corso con Sandra e il dolore è lancinante, arrivo a casa con un crampo continuo al polpaccio destro, doccia... e faccio finta di niente. Un Oki alla sera ed un massaggio con una crema per contratture...
La mattina mi fa un male cane... taccio ad Anna, sono 15 giorni che corro nonostante il dolore... non voglio cedere...
Chiedo a Daniela di mettermi un cerotto. Lei gentilmente me lo mette ma mi dà un appuntamento dopo un po di giorni per una seduta Shiatsu. Finita la terapia Shiatsu mi dice alcune cose, che mi fanno riflettere...
Perché corri? Dove vuoi arrivare? Quante cose fai? Il tuo polpaccio, il tuo corpo ti sta dicendo CALMA CALMA... Cavolo ultimamente correvo contro il tempo ed avevo perso il gusto di guardarmi attorno, di ascoltare il mio respiro ed il mio passo e di lasciarmi andare ai pensieri, alle emozioni...
E' un mantra anche il rumore dei polmoni e dei piedi che leggeri risuonano nell'asfalto, nelle terra e nella ghiaia... rumori diversi ma continui, che ti aprono la mente...
Oggi sono appena tornato dalla corsa con Sandra, ho corso insieme a lei per 12 km... Ci siamo adattati: lei un po' più veloce... io un po' più lento. Abbiamo parlato, ascoltato la pioggia che ci batteva addosso, visto la gente che andava a lumache ed ascoltato con fastidio i fischi dei richiami dei cani dei cacciatori... Ammirato la tavolozza autunnale dei colori.
Avevo il mio GPS, ma non mi serviva... Sto ricominciando ad ascoltare il mio respiro ed i miei passi...
Il dolore è rimasto sordo e tranquillo e arrivato a casa mi sono sentito bene, un po' bagnato... non mi importa quanto tempo ho impiegato... sto bene con me stesso.
Grazie Daniela
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