NESSUNA LEGGE PER I PRODOTTI "BIO"
Non esiste normativa che stabilisce cosa sia biologico nel mondo della cosmetica
Domenica Report ha fatto una puntata dedicata al riso biologico e alla cosmetica biologica sottolineando come ancora una volta i furbi possono lucare sulla salute e sulle scelte etiche delle persone. Ecco un articolo che riassume bene la puntata riferito alla parte dei cosmetici.
Il mercato dei cosmetici biologici e naturali raggiungerà in Italia, alla fine del 2014, i 400 milioni di euro di fatturato. E’ un settore in costante crescita e rispetto al 2013 è aumentato del 7,7 per cento. Nel mondo il giro d’affari legato a questo tipo di prodotti tocca i 13 miliardi di dollari.
Creme, saponi e trucchi bio si trovano ormai non solo nelle botteghe dedicate ma anche negli scaffali delle grandi catene di distribuzione. Ma siamo sicuri che quando prendiamo un cosmetico con la scritta Il mercato dei cosmetici biologici e naturali raggiungerà in Italia, alla fine del 2014, i 400 milioni di euro di fatturato. E' un settore in costante crescita e rispetto al 2013 è aumentato del 7,7 per cento. Nel mondo il giro d'affari legato a questo tipo di prodotti tocca i 13 miliardi di dollari. Creme, saponi e trucchi bio si trovano ormai non solo nelle botteghe dedicate ma anche negli scaffali delle grandi catene di distribuzione. Ma siamo sicuri che quando prendiamo un cosmetico con la scritta "bio" stiamo comprando davvero un prodotto biologico?
Nel settore cosmetico a differenza di quello alimentare non esiste una normativa che stabilisce cos'è biologico, né quando si possono usare le parole "bio", "naturale" o "vegetale" sulla confezione. La certificazione non è obbligatoria e quindi è facile che in questo mercato si inseriscano i "biofurbi": ditte che usano la parola "bio" anche se il loro prodotto contiene componenti sintetiche e non vegetali.
Sempre al fine di far colpo sul consumatore ecologico c'è poi l'uso scorretto di simboli e richiami: uno su tutti è la scritta "non testato su animali". In realtà dal 2013 in Europa è vietato vendere cosmetici che siano testati su animali anche se fuori dai confini europei. Al punto che a settembre è intervenuto anche l'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria affermando che la scritta "non testato su animali" sui cosmetici è ingannevole.